Sankaran: todo el mundo está en fibrilación

E' innegabile che Sankaran sia uno dei più prolifici ed infaticabili Autori dell'Omeopatia contemporanea con 7 libri originali pubblicati e centinaia di conferenze e seminari in tutto il mondo. Spesso accade che chi si mette molto in vista attira su di sè giudizi, sia positivi che negativi, ma nel caso di Sankaran sembra ci sia un plebiscito in suo favore.

In Italia, il Dott. Salvo Coco della L.U.I.M.O. ha prodotto un'interessante critica al metodo dell'Autore indiano, diviso in 7 punti in cui trovo lo spirito della critica a cui sempre dovremmo sottoporci nel nostra impegnativa professione. Questo "livello avanzato" di riflessioni non possono che farci bene! Ciò non significa che si debba ignorare il lavoro di Sankaran (o di altri come per es. Scholten): nello studio della Materia Medica, lo sappiamo, molti sono gli spunti che aiutano alla comprensione del rimedio e certamente possono essere buoni motivi la "sensazione" o la "tavola periodica degli elementi", ma sempre la coerenza esige che tali spunti trovino la conferma sperimentale (e non solo dei sogni di una notte successiva all'assunzione di un rimedio) per non perdere la purezza dell'Omeopatia, pur nella tendenza evolutiva che Hahnemann prima e Kent poi ci hanno invitato a seguire.

Dice Salvo Coco: "Per me la sua metodologia non è per niente hahnemanniana ed è profondamente pericolosa per il reale sviluppo dell’Omeopatia come scienza medica.
Il fatto che sta suscitando apprezzamento a livello mondiale anche presso omeopati di scuole omeopatiche di chiara fama, a mio parere significa che in Omeopatia c’è un reale vuoto di ricerca e dibattito scientifico ed il teorizzatore di turno cerca di colmarlo.

1) L’ anamnesi da una parte è ampia ed apparentemente libera, in realtà è orientata a fare emergere la sensazione non-umana che dovrebbe corrispondere al linguaggio del rimedio che parla attraverso questa sensazione.
2) Questa sensazione che viene definita non-umana, ma proprio del linguaggio dei minerali, piante od animali, è in realtà un linguaggio umano che noi attribuiamo arbitrariamente a piante od animali, perché in realtà non possiamo sapere quali sensazioni vivano piante o minerali. Questo è una deformazione della comunicazione che in neurolinguistica si chiama “ Lettura del pensiero “ che può essere definita sinteticamente con “ io penso che tu pensi “, da questa deformazione della comunicazione si esce tramite un confronto effettivo, nel nostro caso il confronto effettivo avviene tramite la sperimentazione sull’uomo, che ci permette di avere una sintomatologia reale e non attribuita dalla nostra immaginazione come viene attuata tramite il ritorno alla moda della cosiddetta “ Dottrina delle signature “
3) L’organizzazione della materia medica per famiglie è stata effettuata tramite una ricerca repertoriale per vedere alcune sensazioni comuni ai membri delle varie famiglie, escludendo varie altre sensazioni e poi con un procedimento di generalizzazione estendendo queste sensazioni a tutti gli altri membri della famiglia.
4) Sono stati attribuiti in maniera teorica comportamenti ai rimedi vegetali, animali o minerali, ma la sintomatologia sperimentale è spesso diversa, per esempio un enorme aggressività spesso superiore ai rimedi animali è espressa da piante come Belladonna o Stramonio.
5) Anche i Miasmi sono una teorizzazione che non nasce dalla clinica ma da una concezione psicologica di quello che può succedere quando un uomo viene attaccato, se riesce ad avere successo o no, si riferisce quindi ad una psicologia dell’uomo che combatte nella sua affermazione nella società e nella vita. Concezione psicologica di tutto rispetto ma che non esaurisce lo studio della psiche umana.
6) Mi piacerebbe conoscere la percentuale di guarigione che presenta il suo metodo rispetto agli altri approcci omeopatici, perché nei seminari noi vediamo solo pochi casi guariti ad uso della vendita al pubblico occidentale che ha bisogno di essere affascinato.
7) Per quanto riguarda il numero dei rimedi che utilizziamo per me è meglio che ne possediamo 200 ben conosciuti che 100000 ipotizzati. Anche perché quello che importa nel curare sono le dinamiche patologiche che sono spesso comuni a molta parte di noi e non la psicologia individuale di ogni singola persona. Posso insomma amare i cavalli senza che questo sia patologico e considerato come sintomo e ricevere per questo come medicamento omeopatico Lac equinum.


Autore:  Andrea Brancalion, veterinario homeopata.
Fonte: Universidad Candegabe de Homeopatía.

1 comentario:

Anónimo dijo...

¿Algún voluntario que traduzca al castellano este texto? Sería de agradecer. Son tan pocas las críticas que se escriben hacia los inventos (avances, los llaman algunos) de los gurus contemporáneos en el mundo de la homeopatía que bien nos lo merecemos. Siquiera sea para compensar tanta propaganda del tipo "con estos enfoques Ud. curará más", sin otra prueba que una sucesión de videoconsultas seleccionadas por el mismo ponente.
Hablando del que, acertadamente, alguien ha llamado el universo de Sankaran, es grato comprobar que no todo el mundo está abducido allí, dándole vueltas a los auténticos significados de toda esa nueva jerga, rumiando energías o intentando asimilar toda esa profundísima metodología de indagación de cada vez más niveles y subniveles. Por supuesto, desde la renuncia a lo analítico a la hora de comprender al paciente, como propone este autor (ver una entrada reciente en este blog, al respecto).
Como una pompa de jabón (eso sí, gigantesca pompa de jabón) todo ese universo (y los otros universos de los carismáticos gurus actuales) se desintegra en cuanto apenas roza una esquina de la tapa de un libro de un tal Hahnemann, uno cuyo título empieza por O.
Se van a necesitar muchos libros, muchos cursos y muchos grupos de trabajo para buscarle una aplicabilidad práctica a toda esta lucubración, a todo este pseudomisticismo natural rampante. Algo que perdure después de que sus universos tan personales, tan alejados de los fundamentos de la homeopatía hagan ¡plof!
Marino